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Enogastronomia

Langhe e Roero

Langhe e Roero hanno una straordinaria, naturale vocazione - tramite la valorizzazione del territorio - all'eccellenza nel cibo e nel vino. Autentici tesori enogastronomici, vero paradiso dei foodies.

Non a caso nasce a Bra nel 1986 il movimento SLOWFOOD (www.slowfood.it) per “promuovere il diritto al piacere, difendere la centralità del cibo e il suo giusto valore”, impegnandosi della difesa della biodiversità, contro l'omologazione di saperi e sapori, l'agricoltura massiva e le manipolazioni genetiche.

Sempre qui uno degli 8 ristoranti tristellati della guida Michelin in Italia: il Piazza Duomo dello chef Enrico Crippa ad Alba.

 

L'Università degli Studi in scienze gastronomiche

Da segnalare anche, prima al mondo nel suo genere, l'Università degli Studi in scienze gastronomiche a Pollenzo (www.unisg.it), presso la suggestiva Tenuta Reale, una delle Regie Villeggiature (www.residenzereali.it).

Eccellenze Gastronomiche

Tra le eccellenze gastronomiche del territorio vanno segnalati:

- Tartufo bianco d'Alba (Tuber magnatum Pico): raro, pregiatissimo tubero che cresce nei terreni marnoso-calcarei di questo territorio sotto querce o pioppi, giungendo a maturazione tra la tarda estate e l'inizio dell'inverno. A differenza del più comune tartufo nero non si presta ad essere coltivato. Ogni anno tra ottobre e novembre si svolge ad Alba la Fiera mondiale del tartufo d'Alba (www.fieradeltartufo.org). Su prenotazione Le Stanze della Musica organizza escursioni alla ricerca del tartufo, accompagnati da un "trifolau" e dai suoi cani.
- Nocciola tonda Gentile delle Langhe IGP: quasi tutta la produzione di Langhe e Roero, e piemontese in generale, è destinata all'industria dolciaria, per essere trasformata in crema, torrone, baci di dama e torta di nocciole.

...e ancora

- Tra i formaggi: il Murazzano DOP (latte di pecora in purezza o misto con l'aggiunta di latte vaccino fino al 40%), la Robiola di Roccaverano DOP (formaggetta prodotta esclusivamente con latte crudo di capra), il Bra (tenero, duro o d'alpeggio). Negli anni dispari a settembre ha luogo la manifestazione internazionale Cheese – Le forme del latte (www.cheese.slowfood.com/it)
- Agnolotti del plin: pasta ripiena (arrosto di vitello, di maiale, spinaci, bietole o borragine) di dimensioni ridotte, con sfoglia sottilissima (da 8 a 12 uova per chilo di farina) richiusa con un pizzicotto (il plin, appunto) e condita con sugo di carni o con burro e salvia.
- Lumache di Cherasco, capitale italiana della elicicoltura
- Salsiccia di Bra a base di carne bovina e non suina. Va consumata freschissima, di norma cruda, deliziosa sia per antipasti che per ottimi ragù.

Il paesaggio vitivinicolo

Il paesaggio vitivinicolo di Langhe e Roero è un sito che per il suo eccezionale valore universale (Outstanding Universal Value) è stato recentemente riconosciuto Patrimonio Mondiale dell'Unesco. Qui dal sapiente incontro dell'uomo con la natura nascono i suoi grandi vini: principe tra i vitigni a bacca rossa, il Nebbiolo dà origine ai 2 più prestigiosi vini (Barolo e Barbaresco), che hanno saputo competere alla pari con le più note etichette francesi. Da ricordare anche Barbera d'Alba, Dolcetto (d'Alba, di Diano d'Alba, Dogliani). Tra i vitigni a bacca bianca il celebre Moscato, poi l'Arneis (che dà origine al Roero Arneis) e il Langhe Favorita.

I grandi vini

Per godere al meglio di questo straordinario giacimento enologico suggeriamo, oltre alla scoperta di vigne e cantine del territorio, le seguenti visite:
- L'innovativo Museo multimediale del Vino a Barolo (www.wimubarolo.it)
- L'originale Museo dei Cavatappi (www.museodeicavatappi.it) sempre a Barolo
- La Banca del Vino a Pollenzo (www.bancadelvino.it)
- L'Enoteca Regionale del Barbaresco (www.enotecadelbarbaresco.it)